Cipsi: gli impegni per la pace nel 2017!

Messaggio per la 50a Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2017)

Guido Barbera (presidente Solidarietà e Cooperazione CIPSI): “La civiltà non si costruisce con la forza o il potere, tanto meno con gli eserciti o le guerre!

Tre impegni per il 2017:

La riconversione delle fabbriche di morte verso nuove risorse per la vita

Un autentico dialogo politico per superare i conflitti attraverso il negoziato

Il rispetto di tutte le culture e dell’identità di ogni popolo”.

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Roma, 30 dicembre 2016 – Abbiamo vissuto questi ultimi anni in un crescendo di violenze e conflitti ad ogni livello: dalla famiglia ai drammatici conflitti in tanti luoghi. Un clima di vera e propria terza guerra mondiale a pezzi, come afferma Papa Francesco. È una società malata di potere”, ha affermato Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI – coordinamento di 30 associazioni di solidarietà. “Non solo nella politica, ma fin dai nostri comportamenti personali che negano il primato dei diritti fondamentali di ogni essere umano. Solo garantendo i diritti e la dignità di ogni essere umano, senza alcuna discriminazione e distinzione, possiamo evitare e superare i conflitti armati. La civiltà non si costruisce con la forza o il potere, tantomeno con gli eserciti o le guerre! La civiltà è il risultato della convivenza in uno stato di diritto. Per questo, continua Barbera, il CIPSI si unisce e plaude al messaggio per la 50a Giornata Mondiale della Pace di Papa Francesco che si svolgerà il 1 gennaio 2017 – «La non violenza: stile di una politica per la pace» e chiede alle Nazioni Unite e a tutti i governanti di ritrovare il “primato della diplomazia sul fragore delle armi”. Solo in un ritrovato clima di pace sarà possibile ritrovare e realizzare un vero progresso superando le crisi di questo ultimo decennio. Il CIPSI, afferma Barbera, propone a tutti tre impegni, con il suo augurio per l’Anno Nuovo, per attuare insieme l’invito di Papa Francesco e contribuire a far cesserare le guerre e le stragi di innocenti:

  • La riconversione delle fabbriche di morte verso nuove risorse per la vita. Costruire un’economia sociale al posto dell’economia del potere.
  • Un autentico dialogo politico per superare i conflitti attraverso il negoziato, evitando che esse degenerino in conflitto armato e divisioni sociali. Garanzia e tutela dei diritti e dei beni comuni.
  • Il rispetto di tutte le culture e dell’identità di ogni popolo. Politiche di convivenza, accoglienza ed integrazione.

“La Pace inizia in ognuno di noi, nei nostri comportamenti familiari e sociali”, conclude Barbera. Non possiamo continuare a dormire sonni tranquilli mentre donne e bambini, dalle nostre case fino ad Aleppo, al Sudan, alla Libia, al Mediterraneo e in tanti altri luoghi della terra… continuano ad essere martirizzati dalla violenza del potere, dell’economia, del commercio di armi, di ogni forma di interesse. Nella nostra famiglia non abbiamo bisogno di bombe e di armi per portare pace – diceva Madre Teresa – ma solo di stare insieme, di amarci gli uni gli altri. È la sola strada possibile per superare tutto il male che c’è nel mondo perché, la forza delle armi è ingannevole! Una strada possibile solamente se tutti, nella piccola famiglia, come nella grande famiglia umana, si impegnano e partecipano a volere e a costruire questo clima di dialogo e convivenza. A tutti un 2017 di Pace e Nonviolenza.

 

 

Ufficio Stampa, Nicola Perrone, ufficiostampa@cipsi.it – M 329.0810937 – www.cipsi.it

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Source: Cipsi

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