Medio Oriente in cammino. Solidarietà internazionale: uscito il n. 2/2019

Medio Oriente in cammino. È uscito il numero: 2 marzo/aprile del 2019 della rivista Solidarietà Internazionale. In questo numero …  

Copertina: Medio Oriente in cammino. Audacity
in the name of humanity: la svolta? gli abitanti della terra la vogliono!

ABBONATEVI! In questo numero.

Editoriale. Venerdì
santo sul mondo

Venticinque
anni fa il genocidio del Ruanda. Al di là delle responsabilità che
probabilmente non verranno mai chiarite, un evento che ha destabilizzato tutta
l’Africa centrale portando con sé un corteo di violenza e di morte.

Fra qualche giorno ci saranno le elezioni in Israele e il premier uscente ha annunciato che, se otterrà la vittoria, annetterà allo stato di Israele la Cisgiordania, dopo essersi annesso le alture del Golan. Con l’approvazione dell’immancabile presidente Trump. … Il Mediterraneo, intanto, continua ad essere, nonostante i numeri siano diminuiti, perché gli immigrati sono trattenuti in veri e propri lager nel territorio libico, un cimitero a cielo aperto. I porti sono chiusi. Nessuno risponde, in questi giorni, all’appello della nave Alan Kurdi che sta solcando il Mediterraneo con 64 profughi. Ha diritto, secondo le leggi del mare, ad un porto sicuro. Sono altre le priorità. E,
se ciò non bastasse, in Libia sta pericolosamente alzandosi il livello del conflitto
tra Haftar e Al-Serraj, con il pericolo che possa deflagrare in una vera e
propria guerra. Dove anche gli immigrati sembrano usati come armi. “Dio mio,
Dio mio, perché mi hai abbandonato”. Forse questo è il grido più tragico che ha
solcato la storia. …

È
venerdì santo sul mondo.

La
domanda, oggi, come ai tempi di Gesù, resta senza risposta. Forse toccherebbe a
noi oggi saperla intercettare e renderla preghiera. Come ha fatto lui che dalla
croce ha gridato a Dio. Sapendo, però, che, come diceva una vecchia canzone,
forse anche “le nostre preghiere non bastano più”.

Copertina: Medio
Oriente in cammino
a cura di Nicola Perrone.

Il Medio Oriente è troppo spesso sinonimo di guerre e distruzioni. Un
territorio molto ambito dalle grandi potenze straniere, che  hanno cercato in tutti i modi di dominare quell’area,
creando sempre più conflitti e squilibri. Eppure qualcosa sta cambiando. Il
Medio Oriente descritto in queste pagine è diverso da quello che di solito
viene descritto alla televisione.  Infatti
c’è una società civile vitale e solidale, composta da movimenti, giovani
attivisti, donne. Una copertina ricca di storie di impegno per il cambiamento
da Iraq, Siria, Israele e Palestina. Un Medio Oriente in cammino per
ricostruire e in cammino per la pace, con azioni concrete.

I – Le vene aperte della
Mesopotamia e la voglia di riscatto dell’Iraq
, di Alfio
Nicotra

Due
mesi fa si è tenuta a Baghdad l’ “Iraq Civil Society Solidarity Iniziative”
(ICSSI), alla quale hanno partecipato attivisti ed attiviste provenienti da
tutto l’Iraq e da diversi Paesi europei e degli Usa. Un momento di confronto e
di dibattito unico, in cui si sono affrontati i mutamenti profondi in corso in
Iraq. In particolare i movimenti iracheni hanno fatto del diritto all’acqua e
della tutela del patrimonio archeologico la loro bandiera.

II – La Siria che verrà: fra
guerra in corso e riconciliazione
, di C.B.  

A Lattakia si è tenuto il primo convegno nazionale di Caritas Siria.
Sono stati 240 i partecipanti, tutti volontari provenienti da Damasco, Aleppo, Homs,
Hassakè, Lattakia, Tartus. Giovani che
non smettono di portare luce nella guerra nonostante la devastazione
e  la morte, mantenendo intatto il loro
buon umore. La situazione sociale è infatti gravissima e va di pari passo con
l’instabilità politica e il conflitto militare ancora in corso. Ma la vera
sfida è rappresentata dalla riconciliazione.

III –Ricostruire in Siria
partendo dai bambini
, di Suor Vilma Tallone fma.  

In Siria sono cadute le ultime fortezze del califfato. Le famiglie dei
siriani, finalmente, stanno ritornando nel loro paese, a casa.  La testimonianza si Suor Vilma Tallone, che
con la sua forza e la sua determinazione, insieme ad altri volontari, porta
avanti un progetto di riapertura delle scuole, per poter accogliere tutti i
bambini di ritorno dalla diaspora.

IV –Israele, stato di agitazione
permanente
, di Giacomo Salvarani.

Il 4 dicembre scorso decine di migliaia di donne israeliane e
palestinesi sono scese in piazza, bloccando le strade delle città principali,
unite contro un’unica causa: la violenza maschile. In una società in cui l’uomo
uccide perché convinto di avere supremazia sulla donna, e dove la guerra tra
popoli fa da sfondo a tutto questo, sembra che finalmente le donne stiano
prendendo in mano la situazione.

Audacity in the name of humanity: La svolta?
gli abitanti della terra la vogliono!
a  cura di Riccardo Petrella.

Da tre/quattro anni ormai si sono
intensificate le manifestazioni di massa nazionali ed internazionali, le marce,
gli scioperi organizzati dagli Abitanti della terra (donne, giovani e
migranti). La maggioranza delle manifestazioni ha come tema principale la
questione del cambio climatico, la giustizia sociale e la concretizzazione dei
diritti umani. Gli Abitanti della Terra hanno deciso di agire essi stessi per cambiare
il mondo.

Le rubriche di “Solidarietà
Internazionale”.

Giorni e Notti, a cura di Gianni
Caligaris.

Strage di Christchurch: un
monito anche per noi
di Giorgio Beretta.

La strage
di Christchurch in Nuova Zelanda in cui il giovane suprematista australiano,
Brenton Tarrant, ha ucciso 50 persone in due moschee ferendone altre 48, ha
sollevato due questioni: il tipo di attività di intelligence predisposte per
prevenire questi atti terroristici e il problema delle norme sull’accesso
legale alle armi da parte dei civili.

Nico e Violeta, di Roberto Musacchio.

In vista delle prossime elezioni parlamentari, due candidati europei
presentano un nuovo programma, concreto, una sinistra alternativa.

Anche le suore, di Giancarla
Codrignani.

Anche le suore scendono in piazza, per denunciare le violenze subite
dall’uomo, preti, subite per futili giochi di potere. Ogni violenza subita è
una vergogna per l’intera umanità.

Continua l’impunità, di Luisa Morgantini.

Il rapporto presentato
da una Commissione indipendente d’inchiesta durante la sessione del Consiglio
per i diritti umani dell’Onu, raccoglie al suo interno le prove dei crimini
contro l’umanità commessi dall’esercito israeliano durante le proteste della
popolazione di Gaza. Ancora una volta lo stato di Israele si ritira dalle
accuse… 

Vent’anni senza Faber, di Brunetto Salvarani

Una dedica speciale a Fabrizio De Andrè, che con la sua musica e i suoi
testi, ha lasciato un ricordo indelebile nel panorama della musica italiana.

Giro di Radar.

La notte degli Stansted 15, di Luca Manes.

Una notte che ha segnato la storia. La notte in cui 15 persone si sono
sdraiate per terra per salvarne altre 60 che stavano per essere rimpatriate nei
loro paesi di origine, Nigeria e Ghana.

Le due facce di Pyongyang, di
Niccolò Rinaldi.

Ogni manifesto
incrociato per le strade della capitale della Corea del Nord testimonia di una
dittatura molto forte, che invade tutte le sfere della vita dei cittadini, da
quella personale a quella sociale. Eppure nonostante questa apparente chiusura
dello Stato nei confronti dell’esterno, i suoi abitanti conservano ancora
quello spirito orientale dell’ospitalità. 

Bangladesh: il coraggio di mostrarsi, testo e foto di Erberto Zani.

Le vittime di acido industriale, “i sopravvissuti”, in Bangladesh sono
purtroppo un numero molto consistente. L’Acid Survivors Foundation, tenta di
dare una nuova identità e una nuova vita a queste persone, che con coraggio
convivono con i segni di un passato da dimenticare. Un articolo illustrato, un
reportage.

Acqua, nessuno resti
escluso
di Rosario Lembo

L’acqua. Un bene sempre
di più negato alla popolazione mondiale. Obiettivo
dell’Agenda 2030 è quello di garantire l’acqua potabile a tutti. Senza discriminazioni.
Un accesso sufficiente, sicuro, accettabile, in quantità necessaria per l’uso
personale e domestico.

Gli Stati Generali
della solidarietà e della cooperazione internazionale,
di Ilaria De Cave

Solo di recente la
legge 125 sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile, i
diritti umani e la pace, sta ricevendo la giusta attenzione. Ma il cammino per
una sua concreta realizzazione è ancora lungo e pieno di ostacoli.

Bombe italiane in Yemen, di Beatrice Scucchia.

Il 9 luglio del 1990
l’Italia compiva uno dei passi più importanti per quanto riguarda la
regolamentazione dell’industria degli armamenti: l’approvazione della Legge
185, “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei
materiali di armamento”. A quasi trent’anni da quel giorno, l’Italia produce e
vende bombe all’Arabia Saudita per uccidere in Yemen.

Un orso d’argento ai
Maestri di Strada,
di Cristiano Morsolin.

Roberto Saviano dedica la
sua vittoria alle Berlinale di Napoli, per il suo nuovo film “La paranza dei
bambini”, alle Ong e ai maestri di strada. Questo articolo è dedicato a tutti i
Maestri di Strada che operano in Italia e nel mondo.

Per Pucallpa lo sport si
fa solidarietà,
di Giulia Cerqueti.

Da quel primo viaggio in Perù inizia per
Raniero Zuccaro, poliziotto, una nuova opportunità. Nasce così “Missione Perù” ,
un grande impegno di solidarietà che non si è più fermato, per dare visibilità
al villaggio delle suore cappuccine: eventi che coinvolgono sempre di più gli
abitanti di Fabriano, e non solo,  anche
i colleghi della Polizia di Stato.

L’ eredità del Boeing Etiopian Airlines, di Guido Barbera

Pochi minuti di volo,
pochi istanti di panico, poi il buio! Buio per sempre sulla vita stroncata di
157 persone di 35 nazioni diverse. Paolo, Sebastiano, Pilar, Virginia,
Rosemary, Carlo, Matteo, Gabriella, … e così via. 157 persone che credevano
nella vita, la amavano e si impegnavano ogni giorno per difenderla nella sua
pienezza ed in ogni suo aspetto. Persone tutte impegnate in quel continente
africano per cui vivevano e lavoravano, quel continente che le ha accolte per
sempre alla “vita eterna”. … La sola possibilità che abbiamo è continuare il
loro cammino. Per l’Africa. Per tutti noi. Per un mondo più umano.

A TU PER TU

La vocazione di giornalista, intervista di Michele
Zanzucchi a cura di Claudia Cusumano e di
Nicola Perrone  

Giornalista italiano amante del Medio
Oriente. Da quando era fanciullo aveva capito che scrivere era una vocazione, a
cui non poteva tirarsi indietro. Nei suoi viaggi cerca sempre di instaurare un
dialogo con l’altro, e di conoscere e rispettare le culture con cui viene a
contatto. 

E ancora: le segnalazioni e la
bacheca
con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di
Anna Tatananni.
In particolare:

“Insulae”, indagine
fotografica sull’emergenza abitativa romana;

– EXODUS, ciclo pittorico sulle migrazioni, di Safet
Zec;

– Corso: “Dalle news tossiche al giornalismo di
comunità”, di B-hop:

https://www.b-hop.it/eventi/

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Source: Cipsi

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