“I nemici di Francesco”. È uscito il n. 4 di Solidarietà internazionale

È uscito il numero: 4 luglio/agosto del 2019 della rivista Solidarietà Internazionale. In questo numero … Copertina: I NEMICI DI FRANCESCO. Editoriale: Di rosari e preghiere. Intervista esclusiva al sociologo Domenico De Masi e articoli di Andrea Grillo, Rocco D’Ambrosio, Salvatore Izzo, Carlo Di Cicco, Laura Caffagnini, Tonio Dell’olio, Brunetto Salvarani, … e tanti altri!

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In questo numero.

Editoriale. Di rosari e preghiere, di Eugenio Melandri.

Siamo arrivati al tempo delle “zingaracce”, dei poliziotti che disturbano i bambini i quali se ne vanno in giro tranquillamente con le moto d’acqua della polizia, difesi dai padri che hanno l’autorità di essere ministri degli interni. Un altro passo in avanti in questa rincorsa a gestire con sempre maggiore prepotenza il potere. In Italia non è possibile esporre manifesti…

Hanno creduto, forse anche in buona fede, che l’uso di immagini e di invocazioni simboliche nei confronti dei santi portassero i discorsi alla fede, senza accorgersi che si trattava di un palese e goffo tentativo di strumentalizzazione. 

… Tutto ciò fa conto con le grandi critiche che da diverse parti del mondo, non solo della chiesa, arrivano a papa Bergoglio che si pone come segno di contraddizione dentro a questa realtà in cui è accusato di voler dividere il mondo tra cristiani e islamici e di voler consegnare all’islam il cristianesimo. 

Si capisce molto bene quanto sia strumentale questa posizione e quanto anche l’uso di elementi simbolici e devozionali della fede si siano manifestati in questo caso come un vero e proprio fallimento. 

Salvini può stringere tutti i rosari che vuole, chiedere l’aiuto del Cuore immacolato di Maria… Si troverà a scavare buchi nell’acqua perché è di ben altro che ha bisogno la fede per nutrire le convinzioni dei credenti in Gesù di Nazareth… Prima o poi dovrà fare i conti con il Russia gate e con i 49 milioni di euro spariti dai finanziamenti pubblici. Altro che rosari e invocazioni al Cuore immacolato di Maria.  Come dice il titolo della rivista Francesco ha tanti nemici, ma è questo che fa la sua grandezza. Sono proprio quei tanti no a garantire che siamo di fronte a un cambiamento vero e proprio 

Copertina: I nemici di Francesco A cura di Eugenio Melandri

Il fronte antifrancesco è attivo e legato a posizioni preconciliari, contrario al cambiamento. È una parte intra-ecclesiale conservatrice, tradizionalista e impaurita dalle novità introdotte da Francesco. Ci sono anche soldi dietro gli attacchi al Papa. Perché condurre un’azione mediatica internazionale, con testi tradotti in molte lingue, costa. Questo Papa è contro il capitalismo aggressivo, il neoliberismo, le manovre delle imprese finanziarie, e allora ci sono gruppi che sostengono la gente che all’interno della Chiesa è contro Francesco. L’azione svolta da Bannon, l’uomo che è stato tra i fautori dell’elezione di Trump. E ancora: le sue posizioni nei confronti dei profughi e dei rifugiati. La riforma radicale della curia romana. La paura della chiesa italiana, che è la più timorosa a mettere in atto le indicazioni pastorali di Francesco. 

I – Tra periferia e profezia, di Andrea Grillo

Ciò che Francesco propone alla Chiesa – dall’alto del suo ruolo di papa, ma anche dal basso della sua provenienza periferica e profetica, a cui non rinuncia – è una “teologia riconciliata”. Quello di Francesco, infatti, è un alto profilo di teologia e di ecclesiologia, di antropologia e di escatologia, che torna a farsi luce, dopo decenni di fatica, di paura e di esclusione. 

II – Se la chiesa italiana ha paura, di Rocco D’Ambrosio

I primi nemici ad andare “contro” la teologia di Papa Francesco provengono, paradossalmente, di vescovi, cardinali e fedeli della Chiesa italiana. Questo “scisma sommerso” tra i cattolici italiani avviene, soprattutto, sui temi sociali e politici. 

III – La riforma di Francesco, di Salvatore Izzo. 

Nonostante i continui attacchi rivolti a Papa Francesco, sia interni che esterni alla Chiesa, il Santo Padre sembra determinato a portare avanti la sua Riforma. Essa, infatti, sembra quasi inarrestabile, portando con sé degli importanti cambiamenti sul piano ecclesiale, sociale, ambientale e politico.   

IV – Francesco e i poveri, di Carlo Di Cicco

Con Francesco nella Chiesa hanno preso posto a pieno titolo i poveri: occorre modificare e aggiornare le sue norme come in famiglia si ridistribuiscono le parti ereditarie tra i primi e gli ultimi figli. C’è chi lo ha definito “il San Francesco dei nostri giorni”, i poveri, la pace e il creato si sono incarnati fin da subito nel servizio pontificale di Bergoglio

V – Un papa ecumenico, di Laura Caffagnini.

La richiesta di essere benedetto all’inizio del proprio ministero dal popolo di Dio che lo stava salutando nella piazza, privilegiava una visione orizzontale di chiesa, appartenente alla vena più innovativa 

Le relazioni instaurate con le altre religioni del mondo fanno parte di una delle chiavi per leggere
il pontificato di Francesco. 

VI – I nemici di Papa Francesco, di Tonio Dell’olio

Basta un’osservazione neppure tanto accurata per poter comprendere quanto sia attivo il fronte antifrancesco. In maniera speculare c’è un popolo, forse persino numericamente più rilevante, che si riconosce pienamente nel cammino e nella proposta ecclesiale, di Papa Francesco, ma non è altrettanto mediaticamente attivo. 

Le rubriche di “Solidarietà Internazionale”. 

Giorni e Notti, a cura di G. Caligaris.

Stop armi ai Sauditi, ma…, di G. Beretta.

Il 26 giugno la Camera ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza di governo sul conflitto in Yemen. Tra le varie cose la mozione si impegna a sospendere l’esportazione di armamenti, ma bisogna fare attenzione, perché non prevede di sospendere tutte le forniture militari…

Rosa, nel senso di Luxemburg, di G. Codrignani

Rosa Luxemburg, la donna che credeva nella rivoluzione… ma i ragazzi, oggi, sanno chi è?

Europa batti un colpo!, di L. Morgantini

In una fase così particolarmente critica per la Palestina, sotto scacco di Trump e della voglia espansionistica israeliana, l’Europa dov’è?

Tutto come prima, di R. Musacchio

Dopo le elezioni, l’UE riprende la sua marcia eppure sembra non sia cambiato niente…

Giro di Radar.

Dove i fantasmi danzano nei sogni, di Erberto Zani

Migliaia di persone vivono nei cimiteri di Manila, cercando un’esistenza normale in mezzo ai defunti. Emarginati, etichettati come criminali, e attaccati da un governo al quale non chiedono nulla, se non il riconoscimento. Lavorano, tengono puliti e presentabili i cimiteri, offrono servizi senza pretese. Eppure, soprattutto con l’elezione di Duterte, sono sempre più in pericolo, lasciati soli in preda alla follia umana. Uccisi nella notte, dimenticati. Le storie di Ricardo, Carmelita, Elvira e tanti altri. 

La polvere nera di Unicredit, di Luca Manes

I finanziamenti ai progetti a carbone in Turchia da parte di Unicredit, unica banca europea che ancora li porta avanti, hanno devastanti conseguenze. A risentirne sono ambiente, agricoltura, turismo. Se Unicredit si dovesse finalmente dotare di una policy anti-carbone, il primo passo sarebbe dire no a nuovi prestiti per la devastazione della Turchia. 

I muri di Kabul, di Niccolò Rinaldi

La Kabul di questi ultimissimi anni si presta a un esperimento politico, ancor prima che urbanistico. I muri vengono eretti per rispondere all’ansia collettiva di possibili attacchi. Oltre il muro vi è lo spazio di chi si ritrova assediato a casa propria. Si vive asserragliati, alle prese con l’ultima tappa territoriale di questa antica guerra, che ha colmato la misura della difesa spostandola fino alla soglia di casa. 

Lavoratori senza lavoro, a cura di Claudia Cusumano

Il passaggio verso la società postindustriale. L’economia fagocita la politica, la finanza fagocita l’economia e le agenzie di rating sottomettono la finanza. Nel 2030 la nuvola informatica avrà coperto praticamente il mondo intero. Le nuove tecnologie non produrranno nuovi posti di lavoro. Il progresso consiste nel produrre sempre più beni e sempre più servizi con meno lavoro umano. 

Il riscatto di Fatou, di Giada Cicognola

Una iniziativa per l’inserimento professionale e la formazione di donne disabili nella periferia di Dakar. Per poter avviare una propria attività. La storia e i sogni di Fatou Diame. 

Ethnic cook, di Giulia Cerqueti

Ana e il suo progetto Ethnic cook portano la storia delle culture sulle tavole degli abitanti pugliesi. Un modo per migliorare l’integrazione tra diverse nazionalità. “Perché, quando ci si siede intorno a una tavola, non importa da dove vieni, quali siano le tue origini, quale lingua parli. Si condivide il cibo e le barriere si infrangono”. 

La lotta contro la povertà in Europa, di Nicoletta Teodosi

Tavola rotonda con Massimo Crucioli, Fintan Farrel e Ludo Horemas, ex presidenti di EAPN: “Ribadiamo che il tema della lotta contro la povertà a livello europeo è prioritario. Una piaga ancora oggi da estirpare per il risanamento completo dei paesi europei, compreso il nostro”. 

Il sostegno a distanza nel sud Italia, di Ilaria De Cave

ForumSaD, da anni, compie un lavoro di costruzione di capitale sociale e di relazioni tra italiani solidali e comunità del Sud del Mondo. 

La dignità umana è uguale per tutti!, di Guido Barbera

A TU PER TU

La lotta senza fine di Yayi, di Patrizia Caiffa

Yayi Bayam Dioufda, dopo la tragedia che l’ha colpita, ha fatto leva sulla sua forza ed ha dato vita ad un’associazione, Conflec, che lotta contro l’emigrazione clandestina. 

E ancora: le segnalazioni e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Anna Tatananni.

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Source: Cipsi

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