Gli appelli a proposito del Covid-19 si moltiplicano. Bisogna evitare che la situazione diventi ancor più grave una volta che il vaccino sarà disponibile

Di Riccardo Petrella

C’è stato quello di Medici senza Frontiere e stamane 14 maggio è stato pubblicato, firmato da parecchie decine di capi di stato e di governo: World leaders unite in call for a people’s vaccine against COVID-19 

Quest’appello dice praticamente quel che l’Agorà degli Abitanti della Terra ha proposto nel Manifesto 2020. Dalla predazione alla salvaguardia della vita, pubblicato il 1° maggio, con una sola differenza, importante, a proposito del brevetto sul vivente.
L’appello, però, costituisce un passo avanti rispetto alla “Risposta  globale al Coronavirus” dell’UE del 28 aprile. Mentre quest’ultima mantiene il principio dell’accesso equo e a prezzo abbordabile dei futuri vaccini, i firmatari del “people’s vaccine” parlano chiaramente di accesso gratuito a tutti gli strumenti di lotta contro  la pandemia (vaccini, testi, trattamenti…) a carico dei paesi ricchi. Inoltre, le due iniziative restano nell’alveo del diritto di brevetto privato a scopo di lucro, ma i firmatari del “people’s vaccine” insistono molto sulla necessità di  un accordo mondiale su una regolazione “pubblica, mondiale , comune” della produzione,  distribuzione ed uso dei futuri vaccini e trattamenti. 

Bruxelles, 14 maggio 2020

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Source: Cipsi

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