Servizio civile universale, si cambia: Titti Postiglione torna in protezione civile

di Francesco Spagnolo (fonte Redattore Sociale)

La Coordinatrice dell’Ufficio per il Scu all’interno del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Scu stesso, dopo quasi 4 anni lascia. Senza dirigente i tre gli uffici del Dipartimento che gestisce quasi 50 mila giovani all’anno e molte centinaia di enti. Il 16 giugno ha terminato il suo mandato anche la Presidente della Consulta nazionale Felisiana Farnese.

ROMA – Ricambio al vertice del Servizio Civile Universale (SCU). Titti Postiglione, Coordinatrice dell’Ufficio per il Scu all’interno del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Scu stesso, dopo quasi 4 anni lascia l’incarico per tornare dalla prossima settimana in Protezione Civile come Vice Capodipartimento. E con il pensionamento sempre in questi giorni dell’altro dirigente Pasquale Trobaccia, rimane senza Direttore anche l’Ufficio organizzazione, risorse e comunicazione, mentre lo era già l’Ufficio per le politiche giovanili. Di fatto risultano senza dirigente tutti e tre gli Uffici che compongono oggi un Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri che gestisce quasi 50mila giovani all’anno e molte centinaia di Enti.

Titti Postiglione, salernitana classe 1971, aveva già operato presso la Protezione Civile dal 2002, arrivando a diventare nel 2015 Capo Ufficio gestione delle emergenze. Nei suoi molti anni di impegno ha seguito, tra l’altro, le più recenti emergenze nazionali, come i terremoti in Abruzzo del 2009, in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia del 2012 e quello in Centro Italia del 2016.

Dal 10 luglio 2017, sotto il Governo Gentiloni e con l’on. Luigi Bobba allora Sottosegretario con delega, Postiglione era passata presso il Dipartimento delle Politiche giovanili e del servizio civile come Coordinatrice del Servizio comunicazione e in questa veste ha seguito tutto l’iter di riforma del servizio civile nazionale, diventato nel frattempo “universale” con la Legge 106/2016 e il successivo Decreto L.gs. 40/2017.

L’anno successivo, il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU ha vissuto l’avvicendamento politico che è seguito alle elezioni nazionali del 4 marzo 2018, con il passaggio delle deleghe al nuovo Sottosegretario del Governo Conte, I’on. Vicenzo Spadafora, che poi nominerà Capo Dipartimento Valeria Vaccaro, al posto di Calogero Mauceri. Con l’ulteriore avvicendarsi del Governo Conte II, con Spadafora che detiene ancora la delega come Ministro, ed ora di quello Draghi, che la passa alla Ministra Fabiana Dadone, ci saranno le successioni di altri due Capi Dipartimento, prima Flavio Siniscalchi e poi più di recente Marco De Giorgi.

Sono però soprattutto gli ultimi due anni ad essere particolari per Postiglione, nel frattempo succeduta nel maggio 2019 a Raffaele De Cicco come Direttrice dell’Ufficio per il SCU. Da un lato la pandemia ha segnato profondamente il sistema, portandolo ad una sospensione quasi totale tra marzo e aprile 2020, in pieno lockdown, per poi progressivamente ripartire, tanto che alla fine dello scorso anno il Dipartimento poté dichiarare come il 98% dei giovani operatori volontari fosse tornato in servizio attivo. Dall’altro, l’opera portata avanti con la Consulta nazionale e gli Enti per reperire fondi sufficienti a far partire ogni anno almeno 50mila volontari è stata premiata dall’ultima Legge di Stabilità, che ha stanziato 300milioni di euro sia per il 2021 che per il 2022, e dall’inserimento del SCU nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede ulteriori 250 milioni.

Tra i risultati ottenuti in questi anni dall’Ufficio del SCU sotto la gestione Postiglione anche l’attuazione del nuovo Accreditamento, con l’istituzione dell’Albo unico del SCU, l’organizzazione di una rinnovata Consulta nazionale (ampliata nella composizione dal D.Lgs. 43/2018), la predisposizione del primo Piano triennale e della nuova progettazione con la presentazione dei Programmi di intervento, avvenute nel 2019. Tra le principali innovazioni introdotte poi sotto la sua direzione, c’è la candidatura online dei giovani tramite SPID, mentre rimangono solo avviati altri lavori previsti dalla riforma come la stesura degli accordi con le Regioni e Province Autonome, nonché la sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, del Servizio Civile “digitale” e la predisposizione dell’imminente nuovo accreditamento.

Il 16 giugno ha terminato formalmente il suo mandato anche la Presidente della Consulta nazionale Felisiana Farnese, la prima donna e prima Rappresentante nazionale degli Operatori volontari ad essere eletta in questo ruolo. (FSp)

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