Tagli alle spese militari, F-35 e abolizione della parata del 2 giugno. Il ruolo del Consiglio Supremo di Difesa.
Barbera (CIPSI): “Le tante guerre in giro per il mondo sono davvero ‘per problemi’ o per ‘vendere armi’? Chiediamo al Governo e al parlamento di non cedere a nessun tipo di interesse, e di procedere con coraggio a tagliare le spese di acquisto degli F-35, a ridurre drasticamente le spese militari e ad abolire l’inutile e dispendiosa parata del 2 giugno”.
Roma, 18 marzo 2014 – “Le tante guerre in giro per il mondo sono davvero ‘per problemi’ o per ‘vendere armi’? chiedeva Papa Francesco a settembre. Troppi interessi economici e di potere, sono fonte di sprechi inutili e spese pubbliche”, denuncia Guido Barbera, Presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI – Coordinamento di associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale. “Gli italiani hanno altri problemi e hanno già detto BASTA più volte! No agli sprechi! No agli F35! No al commercio delle armi! No alle bugie usate per giustificare la necessità di mantenere i posti di lavoro delle fabbriche che producono armi! Auspichiamo, continua Barbera, che il Governo ed il Parlamento non cedano ai ricatti e agli interessi delle lobby e del potere, e proseguano con coraggio e rapidità a tagliare le spese militari, cancellare l’acquisto dei pericolosi bombardieri F35 e dell’inutile parata militare del 2 giugno. La riunione del Consiglio Supremo di Difesa convocato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per mercoledì 19 marzo, con all’Ordine del giorno anche le “criticità relative all’attuazione della Legge 244 di riforma ed impatto sulla Difesa del processo di revisione della spesa pubblica in corso”, non intervenga con pareri, come avvenne nel 2013, ma rispetti la piena titolarità del Parlamento a decidere in materia di acquisizione e riordino dei sistemi d’arma, e relativa revisione della spesa pubblica. È previsto dalla legge di riforma dello strumento militare approvata alla fine del 2012 e controfirmata dal Capo dello Stato. Il Consiglio Supremo di Difesa non può ledere l’autonomia del Parlamento nelle decisioni future sui possibili tagli delle spese di acquisto degli F-35, a favore di impegni nel sociale e in una situazione di crisi economica. Spetta al Governo Renzi e ai parlamentari assumere la responsabilità di risparmiare i molti, troppi miliardi di euro investiti negli F-35 per destinarli a risolvere qualche problema de nostro Paese: scuole, lavoro, sanità, welfare, ricerca…
“Chiediamo con urgenza al Presidente della Repubblica, in qualità di più alto garante della Costituzione, una parola chiara e inequivocabile che sciolga ogni dubbio sul ruolo del Consiglio Supremo di Difesa, riconoscendo al Parlamento le sue piene prerogative che gli competono. L’Italia ha bisogno di semplicità e chiarezza – conclude Barbera – per prendere decisioni coraggiose e concrete, immediate, per garantire quel vivere insieme nel benessere reciproco, che è alla base della civiltà e della convivenza. Chiediamo al Governo e al Parlamento che di fronte a questa drammatica crisi economica e generazionale, siano tagliate le spese per l’acquisto degli F-35, ridotte drasticamente le spese militari e abolita l’inutile e dispendiosa parata del 2 giugno”