Il potenziamento del servizio civile universale è a portata di mano: governo e parlamento agiscano di conseguenza.
L’Assemblea della Cnesc, riunitasi per la prima volta dopo la pandemia in modalità a distanza, ha esaminato tutti i temi di attualità legati al contributo che le 27 organizzazioni socie portano allo sviluppo del Servizio Civile Universale. Il “potenziamento del Servizio Civile Universale” è oramai presente in tutti i documenti ufficiali, dal Programma di Governo oggetto degli Stati Generali al Piano Colao, oltre che essere stato ripreso da numerosi interventi sui media.
Questi
passaggi hanno coinciso con la scadenza del deposito, da parte degli
enti accreditati, dei programmi per il prossimo bando giovani che
speriamo sia pubblicato entro il 2020.
Il dato più rilevante che emerge dalla prima sintesi quantitativa del Dipartimento è che sono stati depositati programmi e progetti per un totale di 67.095 opportunità per i giovani, con un aumento di alcune migliaia di posti rispetto al 2019.
E’
un risultato molto positivo, che manifesta l’importanza che le
organizzazioni accreditate riconoscono al servizio civile per poter
contribuire alla vita del nostro Paese. Ancor più positivo se si
considera che è avvenuto in contemporanea all’impatto del COVID 19 sulle
organizzazioni (chiusure, casse integrazioni…) e con una novità
assoluta nella compilazione dei documenti richiesti, a seguito del
passaggio alla Programmazione Triennale e Annuale.
Assai significativo il contributo delle organizzazioni socie della Cnesc per questo risultato:
Programmazione Italia : 346 programmi (43% del totale), 1.562 progetti (41%), 22.993 posti (37%).
Programmazione Estero 54 programmi (81% del totale), 170 progetti (77%), 904 posti (77%).
In un quadro di generale scarso appeal appare più ridotto il concorso al Programma Garanzia Giovani con 18 programmi (27% del totale), 49 progetti (25%), 594 posti (16%),
a causa dei limiti più volte evidenziati dell’integrazione di questo
programma con le finalità e le modalità di attuazione del SCU.
In
totale quindi le organizzazioni socie della Cnesc mettono a
disposizione quasi 25.000 posti, ben 3.800 in più del 2019, pari al 37%
dell’offerta da parte degli enti accreditati.
Abbiamo
anche iniziato una prima lettura su alcuni istituti innovativi,
previsti dalla legge di riforma ed emergono luci ed ombre. Emerge
infatti la necessità di aprire un percorso di lavoro approfondito, sulla
base anche delle esperienze realizzate, per non vanificare il
contributo queste misure, opportunamente adeguate, potrebbero dare al
raggiungimento delle finalità dell’Istituto del servizio civile
universale.
La previsione di accoglienza di giovani con minori opportunità,
un obiettivo per la Cnesc prioritario, si attesta in circa 1.000 posti,
perché frenato dalle disposizioni organizzative attualmente previste.
Anche la misura dei tre mesi in un Paese UE,
seppur importante è frenata dalla condizione di avere le sedi
accreditate nel Paese UE, per un intervento di durata massima di tre
mesi.
Forte sviluppo invece della misura di tutoraggio delle attività svolte dagli operatori volontari con più di 12.000 posti coperti.
Dall’ulteriore
analisi dei dati saranno possibili altre considerazioni, anche
qualitative e siamo a diposizione del Dipartimento e delle altre
organizzazioni per iniziative specifiche che facciano emergere il
collegamento fra questi programmi depositati e gli obiettivi della
Programmazione Triennale e Annuale, a cominciare da quelli più vicini ad
affrontare l’impatto sociale, educativo, culturale, ambientale del
COVID 19.
Adesso
si apre la fase della valutazione e applicazione griglia punteggi.
Territorio nuovo anche per il Dipartimento, sul quale la dotazione
economica del Fondo per il 2020 farà la differenza fra un bagno di
sangue oppure una prima sperimentazione anche di apprendimento sia per
le organizzazioni che per il Dipartimento stesso.
La
petizione #centopercentoserviziocivile lanciata dalla Rappresentanza
degli operatori volontari e sottoscritta da centinaia di organizzazioni e
cittadini è quanto mai attuale, nei giorni in cui la Camera del
Deputati esamina il Decreto Rilancio e, assieme al Governo, i gruppi
parlamentari possono dare concretezza da subito al “potenziamento del
Servizio Civile Universale”.
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Source: Cipsi