È uscito il Calendario 2022: “È il tempo della cura”, numero 6 novembre/dicembre del 2021 della rivista Solidarietà Internazionale che vuole essere uno strumento per la promozione della cultura della cura. Sono presenti le testimonianze dei tanti giovani che hanno contribuito all’organizzazione della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità del 10 ottobre 2021. Alcuni dei quali sono anche volontari e volontarie in servizio civile universale dei progetti in corso con il CIPSI e con gli enti accreditati.
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Indice degli articoli dei 12 mesi dell’anno
In questo numero.
“Essere felici è far felici!” di Guido Barbera – Presidente Solidarietà e Cooperazione CIPSI
È l’augurio per il nuovo anno a tutti voi. La felicità, però, non la possiamo regalare, come non la possiamo scrivere in queste pagine. La possiamo solo costruire insieme, partendo dalla nostra vita. Solo noi possiamo darle un senso colorandola con colori gioiosi di fraternità, solidarietà, giustizia, accoglienza, oppure di colori cupi di tristezza, isolamento, divisioni, conflitti, declino… “Vivere è aiutare a vivere!”. Con questo proposito abbiamo costruito questo calendario 2022 che ci auguriamo possa accompagnarvi lungo i 365 giorni di questo nuovo anno, come strumento di riflessione, confronto e azione, per costruire la felicità in voi, nelle vostre case, famiglie e comunità. La felicità non sta in una vita senza problemi, senza fatiche, senza ostacoli, senza delusioni o sofferenza. La felicità sta piuttosto nella capacità di “avere e prendersi cura” mettendosi ogni giorno in gioco nelle difficoltà per trovare la risposta. Per trovare la forza di concludere ogni giornata in pace con le persone care, ma anche con gli amici e con i nemici. Per svegliarci ogni mattina sapendo che davanti a noi ci aspettano gioie, ma anche sofferenze, successi ma anche fallimenti. La felicità è il prodotto naturale del “prendersi cura” di Don Milani. Ossia, la gioia del vivere insieme, come Fratelli e Sorelle, tutti. Ma anche la responsabilità di essere cittadini attivi nel prendersi cura reciprocamente per costruire la convivenza mondiale. Dopo un anno di uscita dal tunnel della pandemia, in cui ci siamo ripetuti più volte che: “nulla sarà più come prima” è tempo non di riprendere il cammino, ma di iniziare un nuovo cammino. Un cammino costruito non sugli interessi di pochi, ma sulla cura per e di tutti! La cura dell’ambiente, di questo piccolo pianeta che ci ospita e senza il quale la nostra vita non è possibile. La cura della dignità e dei diritti, senza i quali la vita è calpestata e non ci può essere civiltà. La cura della politica, affinché ritrovi il suo ruolo di servizio, non di potere. La cura dell’educazione, sulla quale si fondano la convivenza e la civiltà del mondo intero. La cura della fraternità, sulla quale si costruisce la convivenza e con la quale si abbatte qualsiasi muro, compresi i confini e gli egoismi di qualsiasi tipo. La cura. Un nuovo approccio con cui guardare la persona che incontro. Non un oggetto. Non un rivale. Non un nemico. Ma una persona come me. Un fratello o sorella. Un approccio nuovo anche per vivere il “volontariato” liberandoci dalla dimensione del progetto o dell’iniziativa da realizzare, per puntare invece a costruire nuove relazioni umane. Un approccio nuovo soprattutto per la politica, o per tutti coloro che si impegnano nel garantire la convivenza comune, a partire dalle famiglie e dai nostri territori, dalle piccole comunità locali, ma con la stessa dignità e attenzione verso i popoli lontani, soprattutto di quei Paesi dove ogni giorno attingiamo alle loro ricchezze per alimentare il nostro benessere, anche grazie al vergognoso commercio di armi. Le pagine che seguono raccolgono pensieri, stimoli, riflessioni, proposte emerse durante la Marcia PerugiAssisi del 2021 che ha dato il via al decennio della cura. Le offriamo a tutti voi, carissimi amici, arricchite dai pensieri di alcuni giovani protagonisti, semplicemente come auspicio di accompagnarci lungo i prossimi 12 mesi, verso la nostra Felicità. A noi scegliere che volto dare al nuovo anno.
Auguri, affinché il nuovo anno sia un anno di felicità, per tutti.
“È il tempo della cura” di Flavio Lotti – Coordinatore della Marcia PerugiAssisi
Spendiamo tanto tempo in cose che non ci piacciono e ce ne rimane molto poco per quelle che più amiamo. Poi arriva il giorno in cui diciamo: avrei voluto avere il tempo di stare con i miei cari, di prendermi cura di loro, di fare le cose in cui credo… Spesso pensiamo che sia solo un nostro problema, un problema personale. E invece è un problema politico, cioè di tutti, della nostra società. Il tempo è una delle cose più preziose che abbiamo perché quando è passato non c’è alcun modo di farlo ritornare. Per questo dobbiamo riflettere sull’uso che facciamo del nostro tempo. Il groviglio di crisi che ci attanaglia è una crisi globale di cura. Anni di competizione sfrenata, di individualismo e sfruttamento dell’uomo, della donna e del pianeta ci consegnano un mondo profondamente segnato dall’incuria, dal degrado e dall’abbandono. Pensiamo alla pandemia e alla grande crisi della salute che stiamo vivendo. Pensiamo al cambiamento climatico, alle sue drammatiche conseguenze e alla crescente scarsità di risorse naturali. Pensiamo alle condizioni in cui sono ridotte l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo, oppure a tanti quartieri degradati delle nostre città… Pensiamo alle persone ridotte in miseria, ai disoccupati, ai senzatetto, a chi è costretto a fuggire dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla siccità… Chi si sta prendendo cura di loro? Dove non c’è stata cura oggi c’è dolore, malessere, solitudine, esclusione sociale, disperazione, malattie, degrado, abbandono, violenza, violazione dei diritti umani, ingiustizia. Così oggi siamo nuovamente costretti a fare i conti con il tempo. Un tempo che sta venendo a mancare e che ci chiede di cambiare. È il tempo della cura. Il tempo in cui dobbiamo cambiare rotta e priorità. Il tempo in cui dobbiamo riscoprire, come persone e come comunità, l’importanza e la bellezza della cura. Il tempo in cui dobbiamo risanare tante ferite, guarire molte malattie, rigenerare molte relazioni. Questo è il tempo in cui, come dice Papa Francesco, dobbiamo “sviluppare una mentalità e una cultura del prendersi cura capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità che purtroppo prevalgono”. Pensiamo alla cura dei più piccoli, delle giovani generazioni, dei più fragili e vulnerabili, cura dei diritti delle donne, cura dell’educazione e della scuola, cura del pianeta, cura del bene comune e dei beni comuni, cura della comunità e della città, cura dei diritti umani, cura della democrazia, della Repubblica e delle istituzioni democratiche dal quartiere all’Onu… Questo è il tempo in cui abbiamo bisogno di costruire una cultura, una società, una politica e un’economia della cura. Ma cosa vuol dire “prenderci cura”? Di cosa è fatta la cura autentica? Quali sono i suoi elementi essenziali? E poi: come si fa a “prendersi cura”? Sfoglia questo calendario e, mese dopo mese, scoprirai del valore di tanti piccoli ma fondamentali gesti e atteggiamenti capaci di sprigionare tutta l’incontenibile, straordinaria, energia della cura. La buona cura cambia: le cose, la vita, la nostra, quella degli altri, il mondo.
Buon anno!
I testi del calendario sono di Flavio Lotti che ha curato anche la selezione delle riflessioni, dai pensieri e dalle testimonianze di Monia Andreani, Filosofa e attivista dei diritti umani (1972-2018); Amelia Rossi, Rete delle Donne Antiviolenza di Perugia; Giorgia Serughetti, ricercatrice in filosofia politica all’Università di Milano-Bicocca; Elena Pulcini, filosofa (1950-2021); Riane Eisler, Scienziata dei sistemi sociali (Usa); Stefano Cecconi, Rete Salute Welfare Territorio; Le donne e le associazioni dell’Assemblea della Magnolia; Aluisi Tosolini, Dirigente Scolastico e Coordinatore della Rete Nazionale delle Scuole di Pace; Joan C. Tronto, professoressa di Scienze Politiche (Usa); Emilio Noaro, Direttore Associazione Murialdo di Padova; Mariam Bouchraa, giovane volontaria in servizio civile; Marco Mascia, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova; Marino Sinibaldi, Presidente del Centro per il libro e la lettura; Silva Bon, Storica, esperta di salute mentale.
Le testimonianze dei giovani che hanno contribuito all’organizzazione della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità del 10 ottobre 2021 sono di Federico Tessarin, Miriam Silva, Lina Lucarini, Federico D’Alessio, Marco Zucchetta, Tancredi Marini, Elena Belia (volontari e volontarie in servizio civile) e di Andrea Guerra, Xhoana Agaci, Lisa Faldon, Alessia Mori e Mariachiara Artuso. Le foto sono di Roberto Brancolini, Giancarlo Belfiore e del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova – Archivio della Tavola della Pace. Hanno collaborato alla realizzazione del calendario: Randa Harb, Amelia Rossi, Claudia Deboli, Mariam Bouchraa, Elena Belia, Tancredi Marini e Marco Zucchetta.
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