La rivendicazione è stata lanciata il 20 novembre in Italia e il 7 dicembre
in Francia. Tra gli obiettivi, i firmatari esigono che
- vengano immediatamente vietate le transazioni finanziarie sull’acqua in Borsa;
- Il divieto alle società di gestione dei servizi idrici di essere quotate in Borsa;
- venga riconosciuto il diritto dei fiumi, mari, laghi, ghiacciai e loro ecosistemi, di esistere in quanto tali, come beni universali della vita. Il valore della vita non è il prezzo;
- il principio “chi inquina paga” venga sostituito dal principio “è vietato inquinare”;
- si crei il Consiglio mondiale dei cittadini per la sicurezza idrica della terra;
- siano intraprese azioni legali contro gli Stati che non salvaguardano e non garantiscono la rigenerazione delle acque, della vita, e lasciano alla monetizzazione della natura l’impostura della protezione del mondo naturale.
La raccolta di firme continuerà fino al 22 marzo 2022, giornata mondiale dell’acqua dell’ONU.
Vi invitiamo calorosamente a firmarla, se ancora non lo avete fatto. Ecco i links :
in Italia https://chng.it/p8w8y4qP
in Francia https://chng.it/GRfLSj9y
La lotta per liberare l’acqua dalla Borsa è molto dura e sarà lunga . La finanza libera e sovrana è la potenza “politica” più forte che esista attualmente. Vincerla è l’obiettivo primario di tutti gli abitanti della terra.
Nostra intenzione è, se ce la facciamo, di estendere la raccolta,
in stretta cooperazione con tante altre associazioni, in altri paesi europei, in America latina, in Africa ed in Asia. Non avendo accesso ai dati di base, per ragioni legate giustamente alla privacy, non è possibile fare una analisi sociale delle persone che hanno firmato su change.org la proposta di “Liberare l’acqua dalla Borsa” . La sola cosa che si può dire con certezza è semplice: le adesioni raccolte non sono poche. Sia in Italia che in Francia costituiscono il record di firme raccolte da una “petizione” sul tema dell’acqua su una piattaforma informatica internazionale. Ad eccezione, beninteso, delle raccolte di firme necessarie – è il caso dell’Italia – per una proposta di legge d’iniziativa popolare che ne esige 500.000 .
In Italia il numero di firme raccolte fa entrare la nostra proposta fra l’1% delle proposte più firmate su change.org. In Francia la proposta è entrata fra il 2% delle proposte più firmate.
Saremo felici di accogliere tutti coloro che desiderano associarsiall’iniziativa “Liberiamo l’acqua dalla borsa” .
In Italia: contattare Elena Mazzoni, ellykurt@yahoo.it
o Luca Cecchi/Marinella Nasoni, 56lucacecchi@gmail.com
In Francia: contattare Laury Gingreau, laury.gingreau@yahoo.fr
L’articolo La rivendicazione “Liberare l’acqua dalla Borsa” ha superato 75.000 firme in Italia e 36.000 in Francia sembra essere il primo su Solidarietà e Cooperazione CIPSI.