“Emergenza Libano: raccolte fondi delle ong italiane”

di Silvia Stilli *

Oltre un milione di sfollati, 30mila dispersi, già tremila morti. Le ong italiane attraverso Aoi chiedono l’attivazione di un tavolo di coordinamento alla Direzione Generale della Cooperazione della Farnesina per coordinarsi.

In Medio Oriente la guerra israelo-palestinese nell’estate si è estesa oltre la Striscia di Gaza e adesso è sotto mira tutto il Libano, non solo le aree controllate dal partito Hezbollah. Le organizzazioni della società civile italiana da ottobre di un anno fa aiutano senza sosta e limiti la popolazione colpita. A Gaza il personale locale e le organizzazioni partner hanno intensificato il lavoro in emergenza, sotto bombardamenti e invasione via terra, andando pericolosamente verso il confine con l’Egitto, al valico di Rafah, per ritirare aiuti umanitari e nuovamente raggiungere tutte le aree possibili. Dall’escalation in Libano di agosto e soprattutto nelle ultime due settimane, le ong italiane, in collegamento con le altre internazionali e le Agenzie delle Nazioni Unite e in contatto con il Lebanon Humanitarian INGO Forum, stanno monitorando la situazione delle zone colpite e delle persone disperse o in luoghi isolati. Tutte le organizzazioni hanno mantenuto nel paese il personale italiano, se pure spostato in aree che non risultavano fino a ieri obiettivo dell’attacco aereo israeliano. 

Il dramma degli sfollati

Oggi i bombardamenti non riguardano più soltanto le roccaforti Hezbollah del Sud del Libano, di Beirut Sud e della Regione della Bekaa . Infatti vengono colpiti anche quartieri di Beirut che non sotto influenza Hezbollah e in pieno centro città: ieri a Cola in un edificio bombardato sono morti in 4 con 4 feriti gravi. E anche intorno all’aeroporto. Un milione sono ormai le persone sfollate nel paese, 30 mila disperse, quasi 3.000 morte. AOI, CINI e Link2007, le reti di rappresentanze delle ong, hanno chiesto l’attivazione di un tavolo di coordinamento alla Direzione Generale della Cooperazione della Farnesina per coordinarsi in un quadro di sicurezza del personale, garantendo l’operatività nella distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione civile libanese, data la storica e capillare presenza e l’ottima relazione con le comunità e le Agenzie Umanitarie internazionali. Varie ong presenti in Libano hanno lanciato raccolte fondi straordinarie per l’emergenza.

La rete di organizzazioni di AOI

Le organizzazioni di AOI che hanno attivato da subito le campagne sono ARCS Culture Solidali (arcsculturesolidali.org), Un Ponte Per (unponteper.it), Oxfam Italia (oxfamitalia.org) e Terre des Hommes Italy (terredeshommes.it). Con un click su DONA ORA nei siti o nelle pagine social si contribuisce come si può all’acquisto di kit igienico-sanitari, cibo e altri beni di prima necessità in tempo utile.

Presidente Rete AOI Solidarietà e Cooperazione Internazionale

Fonte: Emergenza Libano: raccolte fondi delle ong italiane | Corriere.it

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