Rapporto – Quasi 270mila persone ai centri Caritas, la povertà aumenta in Italia

Il 12 novembre 2024 è stato presentato a Roma il Rapporto povertà ed esclusione sociale in Italia 2024, pubblicato dalla Caritas Italiana e dal titolo “Fili d’erba nelle crepe. Risposte di speranza”. Si legge che la povertà assoluta riguarda oltre 5,7 milioni di persone, quasi un decimo della popolazione italiana. «Lungo il percorso che tracciamo con questo Rapporto – scrive nell’introduzione don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana – incontriamo volti e storie, scorgiamo i sogni infranti e le speranze tenaci di chi, giorno dopo giorno, affronta il peso della povertà. Attraverso questo strumento non vogliamo offrire solo una fotografia della povertà in Italia, ma intendiamo rilanciare l’invito a guardare oltre le cifre per riconoscere l’umanità ferita che vibra dietro ogni numero. È una chiamata alla solidarietà, alla consapevolezza che ogni piccolo gesto, ogni passo verso l’altro, può fare la differenza».

Nel Rapporto vengono descritti i fenomeni, anche vecchi, di disagio sociale del panorama italiano e che stanno in modo pericoloso acquisendo caratteristiche strutturali. Ad esempio, i problemi relativi all’abitazione o alle barriere che riducono la fruizione delle misure di reddito minimo introdotte negli ultimi anni. Nel 2023, le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto e servizi Caritas sono state 269.689, con reddito medio Isee 4.300 euro annui, quasi 270mila “volti” assimilati ad altrettanti nuclei.

La povertà cresce in Italia e non si arresta. Come confermato recentemente dall’Istat, nel nostro Paese quasi una persona su dieci, il 9,7% vive in una condizione di povertà assoluta. In totale si contano 5 milioni 694mila poveri assoluti, per un totale di oltre 2 milioni 217mila famiglie (l’8,4% dei nuclei). Questo dato, in lieve incremento rispetto al 2022 su base familiare e stabile sul piano individuale, e il più alto della serie storica. E negli ultimi dieci anni la povertà non ha dato segnali di diminuzione, spiegano i ricercatori dell’organismo pastorale della Cei, passando dal 6,9% al 9,7% sul piano individuale e dal 6,2% all’8,4% su quello familiare. E nel Rapporto si nota che le famiglie si sono impoverite soprattutto al nord, dove vive la maggioranza dei nuclei stranieri che sono in media più poveri. La Caritas dichiara che al nord dal 2014 al 2023 il numero delle famiglie povere è praticamente raddoppiato, passando da 506mila nuclei a quasi un milione (+97,2%). Nel resto di Italia invece la crescita è stata molto più equilibrata, +28,6% nelle aree del Centro e +12,1% in quelle del Mezzogiorno (il dato nazionale è di +42,8%). Quindi, oggi nel nostro Paese il numero delle famiglie povere delle regioni del Nord è oltre quello di Sud e Isole complessivamente.

Per maggiori informazioni: Rapporto Povertà 2024 | Rivedi la presentazione | Scarica il Rapporto integrale, la sintesi, le infografiche – Caritas Italiana

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