ABBIAMO BISOGNO DI COOPERAZIONE E DI COOPERARE. Lettera aperta al Presidente del Consiglio E. Letta, al Ministro degli Esteri E. Bonino e al Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.
“Date subito un segno di Speranza e cambiamento. In ogni continente e nazione moltissime persone sono sempre più povere: per questo abbiamo bisogno di cooperazione e di cooperare. Il nostro Paese ha urgente bisogno di procedere verso una nuova Legge della Cooperazione e dell’Integrazione sociale. Facciamo appello per procedere rapidamente in tal senso verso una regia politica della Cooperazione”.
Roma, 2 maggio 2013 – “Date subito un segno di Speranza e cambiamento. Il nostro Paese ha urgente bisogno di procedere verso una nuova Legge della Cooperazione e dell’Integrazione sociale. Per questo, facciamo appello a Lei Presidente on. Letta, al Ministro degli Esteri On. Bonino e al Ministro dell’Integrazione On. Kyenge, di procedere rapidamente in tal senso verso una “regia politica della Cooperazione”, garante della coerenza politica e con forte mandato d’indirizzo e coordinamento di tutte le politiche e degli ambiti di cooperazione, avvalendosi di un’adeguata struttura e di una gestione separata”. È il passaggio fondamentale della lettera inviata oggi al Governo, al Presidente on. Letta, al Ministro degli Esteri On. Bonino e al Ministro dell’Integrazione On. Kyenge da Guido Barbera – presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI, coordinamento di 40 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale. E Barbera nella sua lettera continua: “In ogni continente e nazione moltissime persone sono sempre più povere: per questo abbiamo bisogno di cooperazione e di cooperare. La nomina a Ministro dell’Integrazione di una donna africana – Cécile Kyenge – è un segno importante ed efficace. Ma non è sufficiente! L’integrazione è parte di una nuova Cooperazione. Una cooperazione che non sia più solo parte qualificante o integrante della politica estera, che non si limiti solo ad erogare poche risorse per piccoli “aiuti”, ma che possa indirizzare l’intera politica nazionale ed internazionale per garantire convivenza, giustizia e pace sociale tra i popoli. La Cooperazione ha superato il concetto di aiuto e di progetto. Oggi la Cooperazione è “politica del vivere insieme”, in grado in grado di sviluppare politiche e strumenti per affrontare i problemi di ogni persona e di ogni comunità; per gestire i beni e i servizi, come beni e servizi comuni. La politica estera non è lo strumento per sviluppare gli interessi del “sistema Italia” verso gli altri popoli, ma piuttosto il canale attraverso il quale portiamo, nel mondo intero, il valore aggiunto di una politica italiana di convivenza, nel rispetto dei diritti e dei beni comuni per la pace. L’Italia non sarà mai un grande Paese per il suo potere, ma potrà esserlo per i suoi valori, specialmente se saprà recuperare le sue radici di solidarietà.
Chiediamo a Voi, signor Presidente e signore Ministre, quello che abbiamo chiesto al Presidente Napolitano nel giorno della sua rielezione: puntate sulla cooperazione, non sulle armi! Date all’Italia una nuova cooperazione. Date all’Italia un vero e proprio ministero alla cooperazione con compiti di coordinamento delle politiche e di rappresentanza nelle sedi internazionali ed eliminate il costoso programma per gli F35 che da solo vale intere manovre finanziarie che hanno svuotato le tasche degli italiani. La convivenza ed il benessere, non si ottengono con le armi, ma con la cooperazione e l’inclusione. Signor Presidente, Signore Ministre, aspettiamo segni concreti di Speranza politica nuova. Grazie!”.