Barbera (Cipsi): “No ad un CAMPO PROFUGHI a Messina! Sì a un’accoglienza dignitosa nel rispetto dei diritti e della dignità umana. Inondiamo la Prefettura e il Comune di migliaia di mail, per difendere i diritti di tutti e i valori essenziali da cui dobbiamo ripartire per ricostruire il volto umano della nostra civiltà”.
Roma, 20 novembre 2013 – “I riflettori si spengono rapidamente anche su tragedie come quella di Lampedusa, per tornare alla normalità quotidiana. Non c’è posto per la dignità umana, i diritti delle persone, neppure se rifugiate! Al di là delle “vuote parole” i rifugiati possono andare a vivere in una tendopoli al campo di baseball. È inaccettabile!” denuncia Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI – coordinamento di 37 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale, che “si rivolge al Governo italiano affinché fermi l’iniziativa della Prefettura di Messina di trasferire i rifugiati accolti dal Comune di Messina, e destinarli a una tendopoli che si sta allestendo in un vicino campo da baseball della città. Un vero e proprio campo profughi per le 180 persone della tragedia di Lampedusa che ha sconvolto, per pochi giorni, il mondo intero! Diritti umani dei rifugiati, dignità umana… parole ormai dimenticate. Con l’inverno alle porte non si possono trasferire le 180 persone attualmente alloggiate nella palestra Pala Nebiolo, in una tendopoli all’aperto! Non si può ledere la dignità personale e la salute dei cittadini migranti! Il diritto all’alloggio, a una vera casa, va tutelato! No alla tendopoli: è la peggiore delle soluzioni possibili. I rifugiati sono prima di tutto persone! 182 ragazzi che non hanno più di trent’anni, provenienti dal Corno d’Africa, dalla Somalia, dal Ghana, dal Sudan, dall’Eritrea. Più di sette nazionalità costrette a convivere. Chiediamo a tutti di inviare una mail al Prefetto all’indirizzo prefettura.messina@interno.it per dire: NO al campo profughi a Messina! e di inviare una mail al Sindaco di Messina Accorinti segreteriasindaco@comune.messina.it per sostenerlo nella sua volontà di trasferire queste persone presso il Residence Turistico Le Dune che ha dato la sua disponibilità. Una mail per non dimenticare! Per chiedere perdono a tutti coloro hanno perso la loro vita nel mare di Lampedusa e che sono già sepolti, da giorni, mesi, anni, nell’immenso ‘cimitero blu’ del Mar Mediterraneo, semplicemente perché erano in cerca dei loro diritti, conclude Barbera. Inondiamo la Prefettura e il Comune di Messina con migliaia di mail, per difendere i diritti di tutti e ribadire i valori essenziali della vita, da cui dobbiamo ripartire per ricostruire il volto umano della nostra civiltà”.