Procedono le attività del progetto “Tessere un futuro migliore – Supporto all’inserimento professionale e alla formazione di donne disabili nella periferia di Dakar”, finanziato dalla Chiesa Valdese e realizzato insieme al CIPSI, dall’Àssociation des Handicapès de Pikine-Est (AHPE), e la Maison de la Femme, per le donne disabili di Pikine Est, Senegal.
Ricordiamo
che l’obiettivo
generale del progetto è migliorare le condizioni di vita e l’inclusione sociale delle persone
portatrici di handicap, in particolare delle donne, nel comune di Pikine Est,
Senegal. E l’obiettivo specifico
è fornire competenze tecniche e opportunità lavorative ad un gruppo di
donne disabili nel comune di Pikine Est, Senegal. I beneficiari diretti
previsti nel progetto sono 8 donne (sei diversamente abili e 2 delle famiglie)
ex-allieve dei corsi di formazione e 30 nuove allieve diversamente abili del
corso di sartoria. I beneficiari indiretti saranno le famiglie delle allieve ed
ex-allieve, nonché i membri dell’Association des Handicapés – AHPE.
Dall’1 dicembre 2018 al 10 luglio 2019 sono state realizzate le seguenti attività.
A partire dall’1 dicembre 2018, il CIPSI ha iniziato una fase di preparazione del partner AHPE alla gestione del lavoro. In questa fase AHPE ha dovuto rivedere la sua organizzazione strutturandosi e preparandosi, a livello di persone e di luoghi, per la sua organizzazione interna, evidenziando i punti deboli e le necessità a cui CIPSI ha cercato di rispondere adeguatamente.
Per meglio definire tutta l’organizzazione e l’avvio delle attività,
il presidente CIPSI è stato direttamente in missione a Pikine Est dal 5 al 15
marzo 2019, accompagnato dal presidente di Oghogho Meye e da un suo
collaboratore. Nel corso della missione è stato fatto un corso di formazione
specifico per giovani sul management e la gestione dei progetti e del
lavoro, aperto ad altre associazioni del posto. La missione ha permesso
infine di definire tutte le attività e le modalità del loro avvio, ivi compresa
la selezione dei beneficiari, dei formatori, dei locali, e le modalità di
acquisto e registrazione.
Il 12 marzo il progetto è stato presentato alla popolazione di Pikine Est in una grande manifestazione pubblica organizzata dal Comune di Pikine Est, alla presenza di circa n. 100 persone e una decina di giornalisti di giornali, radio e televisioni del Senegal.
Il mese di marzo è stato dedicato da AHPE alla definizione dei bandi
per la selezione dei beneficiari, alla loro diffusione, alla raccolta e
selezione delle candidature. La pubblicazione del bando è stata fatta
utilizzando diversi canali di comunicazione tipici locali: gli Imams dei
diversi quartieri coinvolti dal progetto, i capi di quartiere, le lavatrici di
quartiere e la casa delle donne. Per una settimana un’auto con amplificazione ha
girato per i quartieri informando sulla possibilità di formazione.
Dalle domande pervenute, una Commissione dell’Associazione AHPE,
attraverso due colloqui individuali finalizzati a definire le capacità
intellettuali e fisiche delle candidate, ha quindi selezionato in aprile, 30
giovani donne tutte portatrici di un handicap, di cui: 1 ragazza albina; 3
ragazze sorde; 26 ragazze con handicap motorio. Le ragazze provengono da
diversi dipartimenti del Comune di Pikine est, Guédiawaye, Thiaroye gare, Yeumbeul,
Keur Massar.
La selezione dei formatori è stata fatta in collaborazione tra lo
staff locale del CIPSI e il partner AHPE, che hanno contattato e incaricato un
formatore della Federazione dei sarti locali – FENAPH, uno dei più qualificati
e premiati professionisti del Senegal.
Nel frattempo, al fine di facilitare la gestione e garantire una
tracciabilità e controllo delle spese, AHPE ha aperto il suo conto corrente
e i fondi del CIPSI sono stati accreditati sul c/c dell’AHPE il 27 maggio 2019.
Il mese di maggio è stato quindi dedicato dall’Associazione a
riorganizzare le sue strutture per preparare lo spazio per il
laboratorio di formazione, con rifacimento dell’impianto elettrico, pulizia
ed imbiancatura dei locali, adeguamento dei servizi igienici e delle quattro
stanze in cui si svolge l’attività. Lo spazio, visitato nella missione
realizzata dal CIPSI e da OGHOGHO Meye dal 2 al 6 luglio, risulta
funzionale, anche se non ottimale in quanto abbastanza ridotto e suddiviso in
piccole stanze. Purtroppo non è stato possibile al momento, reperire locali più
ampi.
L’inizio del mese di giugno è stato dedicato all’acquisto delle
attrezzature e dei materiali per l’avvio delle attività. Sono
stati acquistati:
- 9 tavoli
- 17 macchine da cucire e rifinire
- 1 grande lavagna
- 30 sedie
- 1 computer con stampante e stabilizzatore per
l’elettricità - Vari tipi di tessuti
- Kit di materiali per le allieve
- Materiali di consumo e di lavoro
- 2 manichini
L’equipe dei formatori ha iniziato la preparazione dei corsi l’8
giugno, e il 12 giugno si sono incontrate le ragazze selezionate per una
conoscenza reciproca e la costituzione della classe. A seguire
ha avuto inizio il regolare svolgimento delle lezioni giornaliere tra le 9,00 e
le 15,00 per un totale di 6 ore giornaliere. La formazione è realizzata dal
prof. Gueye coadiuvato da un suo assistente.
L’avvio della formazione ha incontrato difficoltà per 6 delle ragazze
selezionate, in quanto hanno rilevato problemi non previsti per il trasporto o,
ancor più, perché impegnate a chiedere l’elemosina per strada e incerte sui
tempi giornalieri lunghi della formazione. È stata avviata tempestivamente una
fase di ripescaggio di altre ragazze candidate per completare la classe di 30
posti previsti. La sostituzione dovrebbe essere prevista in questa settimana.
Si allegano una serie di foto realizzate da Guido Barbera (CIPSI) e Alessandro Ventura (Oghogho Meye) tutte realizzate in Senegal e riguardanti il progetto, in momenti pubblici con pieno consenso da parte dei partner e degli interessati. Il CIPSI pertanto si assume ogni responsabilità civile e penale nei confronti delle persone fotografate o riprese o delle situazioni rappresentate.
L’articolo Senegal, donne disabili: procedono le attività del progetto Cipsi e Chiesa Valdese sembra essere il primo su Solidarietà e Cooperazione CIPSI.
Source: Cipsi