Comunicato stampa: “Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra”, da Voglio Vivere

La lebbra infetta ancora 1 persona ogni 3 minuti!
Ogni anno vengono segnalati 200.000 nuovi casi di lebbra nel mondo.
128 paesi hanno segnalato nuovi casi di lebbra nel 2023.
Da 3 a 4 milioni di persone presentano sequele visibili dovute alla lebbra

Biella, 20 gennaio 2025Non si tratta solo di numeri, afferma Guido Barbera, membro del Direttorio internazionale delle Associazione Raoul Follereau. Si tratta della storia di 3 milioni di vite distrutte da questa lenta e silenziosa malattia. Vite segnate per sempre dalla disabilità, dallo stigma e dall’esclusione.
“A che serve guarire un malato di lebbra se, nel nostro cuore, c’è ancora ‘un lebbroso’… Non basta curarlo per salvarlo!

Lungi dall’essere debellata, la lebbra continua a colpire milioni di persone, in particolare in Asia, Africa e America Latina. Questa infezione cronica, che colpisce principalmente la pelle, i nervi e gli occhi, rimane una realtà drammatica nelle regioni povere o colpite da conflitti, dove l’accesso alle cure è molto limitato,
complicando l’identificazione dei casi.
La Fondazione Raoul Follereau, un attore storico e importante in questa lotta, ci ricorda che le statistiche attuali sottovalutano quindi la situazione sul campo. Sebbene il trattamento sia disponibile, la lebbra, con il suo lungo periodo di incubazione e i sintomi progressivi, rimane endemica. Senza un trattamento
tempestivo, provoca danni irreversibili al viso, alle mani e ai piedi e porta a disabilità permanenti.
La Fondazione Raoul Follereau fornisce un sostegno a lungo termine ai pazienti fino al loro reinserimento. A tal fine, lavora a stretto contatto con i governi e si sforza di coinvolgere le comunità in modo che ognuno diventi attore del proprio cambiamento.
In questa 72ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, vogliamo mantenere vivo l’esempio di Raoul e Madeleine Follereau che consideravano i malati di lebbra prima di tutto come amici.
Il contesto attuale è difficile, sottolinea Barbera. Ci troviamo di fronte alle difficoltà di una crisi economica globale, dove i più poveri, rischiano di pagarne le conseguenze più di ogni altro. Il nostro impegno deve iniziare quindi dalle difficoltà che incontriamo quando ci prendiamo cura dei malati di lebbra e di tutte le
lebbre! Nessuno, può essere felice da solo!
È un dovere morale curare chi soffre di lebbra, senza lasciare nessuno sul ciglio della strada…
I malati di lebbra, con tutti i poveri, sono in prima linea nella lotta che concretizza il “dovere di amare” di cui parlava Raoul Follereau, che con questa formula ha voluto risvegliare le coscienze sopite.
Possa questa giornata segnare per tutti l’inizio di un nuovo anno pieno di speranza.

Per informazioni: Voglio Vivere ETS – email: segreteria@voglio-vivere.it

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