Comunicato Stampa – Referendum 2025

È tempo di “Responsabilità” e di “Risposte”

La convivenza non si costruisce sugli interessi e i vantaggi, ma sui diritti!

È dal godimento dei diritti che nasce la consapevolezza dei doveri, non il contrario! 

Essere cittadini attivi e responsabili, è la sola strada del cambiamento.

Roma, 19 maggio 2025 – La Costituzione italiana si poggia su quattro pilastri essenziali, afferma Guido Barbera presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI ETS: libertà, giustizia, uguaglianza, rispetto della dignità della persona. L’insieme della sua struttura è però legato dalla responsabilità partecipata ed attiva di ogni cittadino/a, che costituisce la solidità della democrazia. Non c’è spazio per astensione o per deleghe passive. Ognuno di noi è chiamato a portare il suo pensiero e il suo contributo. Insieme si cresce. Isolandoci, impoveriamo!

CIPSI, continua Barbera, è nato 40anni fa dall’iniziativa popolare per fare della relazione tra persone e popoli, lo strumento di crescita e miglioramento di vita per tutti. Un rapporto di partenariato basato sulla partecipazione paritetica per definire percorsi di crescita culturale, politica e di convivenza, capaci di cambiare le politiche sociali ed economiche. Per questo siamo convinti che sia nostro dovere confrontarci con le nostre idee e le nostre proposte, anche in momenti di verifica e di consultazione, come sono i prossimi referendum.

Essendo il coordinamento una realtà aconfessionale e apartitica, non è nostra intenzione condividere indicazioni di voto. È nostra ferma convinzione invece ribadire la nostra volontà di essere presenti. È compito di ciascuno di noi chiedere leggi migliori. Ogni volta che il “diritto” calpesta i diritti, servono cittadini con la coscienza vigile, pronti ad accorgersene e insieme agire per un cambio di rotta. Questo significa: essere responsabili, avere un’Italia più giusta, più responsabile e dunque anche più sicura.

La civiltà e la convivenza non si costruiscono sugli interessi o i vantaggi di pochi, ma su pari ed uguali diritti di ognuno e di tutti – anche di lavoro e di cittadinanza – conclude Barbera. È dal godimento dei diritti che nasce la consapevolezza dei doveri, non il contrario! Non perdiamo quindi questa opportunità di esprimere il nostro pensiero. Guardiamoci attorno e poi guardiamoci anche dentro. Iniziamo un dialogo, anche, con la nostra coscienza, ma mettiamoci la faccia, non nascondiamoci. La cosa peggiore sarebbe avere una coscienza pacificata, ma inerte, pronta a lasciarsi suggestionare da vantaggi, interessi ed egoismi.

L’8 e 9 giugno, decidiamo noi.

Ufficio stampa CIPSI: cipsi@cipsi.it, tel. 06/5414894  

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