Il profeta degli ultimi, è morto don Franco Monterubbianesi

In ricordo di Don Franco, pubblichiamo una testimonianza di Nicola Perrone, che ha lavorato con lui per molti anni, e due interviste a don Franco, Rivista “Solidarietà internazionale” (2016 e 2021).

Un altro dei nostri grandi maestri se n’è andato. Ieri è morto a Capodarco di Fermo don Franco Monterubbianesi, il sacerdote profeta degli ultimi. Fondatore della Comunità di Capodarco, che nel 1966 riunì 13 disabili per vivere in Comunità. Da allora sono sorte in tutta Italia altre 13 comunità di accoglienza, cooperative, con protagonisti i disabili fisici e psichici, ragazze madri, minori e famiglie in condizioni di fragilità.

Chi era don Franco? Nel corso della sua esistenza ha fondato anche il movimento “Ritorno alla terra” e l’associazione “Noi ragazzi del mondo”. Una vita dedicata ai disabili, con speranza, ma soprattutto ai giovani. E lui stesso cittadino del mondo e fondatore nel 1992 della Comunità Internazionale di Capodarco. Il suo era un impegno completo, perché non smetteva mai sognare e di espandere la sua visione anche in altri Paesi del mondo.

Ho conosciuto don Franco nel 1979 alla Comunità Capodarco di Roma, come obiettore di coscienza in servizio civile alternativo al militare prima, e come collaboratore poi dal 1992 al 2000. Un uomo appassionato, motivato a cambiare il mondo. Un sacerdote schierato dalla parte degli ultimi, con speranza. Con grande capacità di analisi politica, sempre aggiornato, e che ha dato risposte concrete ai bisogni dei poveri, con umiltà, restituendo voce e dignità alle persone. Un visionario concreto. Don Franco trasmetteva passione vitale, umanità, generosità, fede. E il nutrimento lo trovava nella sua spiritualità cattolica, il “Cristo Risorto” e incarnato. Mi regalò l’intera collezione dei volumi di Maria Valtorta, 5.000 pagine stampate dal titolo “L’Evangelo come mi è stato rivelato”. Ricordo quando, negli anni Novanta, gli arrivò la nomina a “monsignore”. Don Franco rifiutò, dicendo “potrò accettare solo quando la Chiesa sarà la casa dei poveri”. Con Papa Francesco avrebbe accettato.

È stato sacerdote per 69 anni, ha ricevuto il Premio nazionale “Per amore del mio popolo”, conferito dal Comitato Don Peppe Diana per il suo impegno a favore dei più deboli. Ha continuato a lavorare alla stesura del suo libro “Gli ultimi 20 anni di resistenza”, con l’intento di trasmettere alle future generazioni l’importanza della solidarietà e dell’impegno sociale e civile. “Cercherò di aiutare i giovani a ritrovare la speranza perduta. È l’obiettivo finale della mia vita”, diceva. Grazie don Franco, per ciò che ci hai insegnato con la tua vita donata interamente!

I funerali si svolgeranno giovedì 29 maggio nel Duomo di Fermo (ore 15), dove è nato il 30 maggio del 1931. La salma è esposta nella cappella della Comunità di Capodarco di Fermo.

Biografia. Franco Monterubbianesi era nato a Fermo il 30 maggio 1931. Diplomato nel 1950 al Liceo classico della città, dove ha frequentato l’Azione cattolica, si è iscrive alla facoltà di medicina a Roma. Nel ’51 è entrato in seminario a Fermo e l’anno dopo grazie a una borsa di studio ha iniziato a frequentare il collegio Capronica a Roma. Ordinato sacerdote nel 1956, lo scorso anno aveva festeggiato proprio a Fermo i suoi 68 anni di sacerdozio. Ha insegnato storia e filosofia al seminario di Fermo e religione all’Istituto Montani della stessa città. Nel Natale del 1966 ha fondato la comunità “Gesù Risorto, la cui prima casa a Capodarco di Fermo si chiamerà “Casa Papa Giovanni”. Da allora si è dedicato completamente alla guida della comunità di cui resta presidente fino al ’94 (mentre lo è fino al ’98 della Comunità Internazionale di Capodarco).

Nicola Perrone

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