di Maria Torelli e Debora Moliterno, volontarie del Servizio Civile Universale presso Solidarietà e Cooperazione CIPSI di Roma, nel progetto “Costruendo ponti: integrazione scolastica per giovani migranti”
“Caro diario, oggi è una bellissima giornata a Torpignattara perché guarderò un film con le mie compagne e le mie insegnanti. Mi piace scoprire delle nuove cose sul paese in cui vivo. Voglio anche imparare bene l’italiano e lo faccio divertendomi!”.
Gli strumenti che vengono utilizzati per insegnare una lingua straniera sono diversi. Tra questi spesso viene utilizzato il cinema. Gli studenti possono immergersi nella cultura, nelle storie e nelle sfumature linguistiche che caratterizzano il Paese, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e autentico. Uno dei vantaggi, inoltre, è quello di ascoltare la lingua parlata in contesti reali, con tutte le sue inflessioni, espressioni idiomatiche e modi di dire.
Presso l’associazione Altramente – Scuola per tutti e tutte – di Torpignattara si sono svolti, da febbraio a maggio scorsi, incontri mensili con il cinema.
L’associazione, infatti, ha aderito al progetto impariamo l’italiano con il cinema proposto dal Karawan Fest, che si svolge ogni anno nel quartiere. L’obbiettivo quello di portare il cinema in un luogo in cui non esiste, proiettando dei film che affrontano temi riguardanti la convivenza e l’incontro tra culture. Non è un caso, infatti, che nasca a Torpignattara, quartiere emblema della convivenza tra diverse culture.
Altramente, che si occupa di insegnamento dell’italiano L2, aderisce volentieri da anni a questo progetto, che concilia il potere pedagogico del film attraverso la leggerezza.
Abbiamo visto tre film a cadenza mensile: “I soliti ignoti”, “Caro diario” e “La mafia uccide solo d’estate”. Sono tre film che mostrano tre epoche diverse in Italia: l’Italia del dopoguerra, Roma negli anni 90 e la storia della mafia italiana attraverso una storia d’amore raccontata da un bambino.

Le studentesse del corso mattutino di italiano hanno partecipato ai tre incontri, hanno visto i film in italiano a cui sono stati aggiunti, dagli organizzatori del festival, sottotitoli in bengalese (la comunità straniera più presente nel quartiere), per poter dare l’opportunità di comprendere e vedere il film a tutte. Durante le visioni si è sempre creata l’atmosfera da cinema, luci spente, grande schermo proiettato, casse e pop-corn per accompagnare.
Alla fine delle tre proiezioni saranno le donne che frequentano la scuola di Altramente e gli studenti di altre due associazioni nel quartiere a scegliere il miglior film, che sarà poi proiettato nell’ultima serata del Karawan Fest a Parco Sangalli a Torpignattara.
È stato bello vedere l’entusiasmo con il quale le studentesse hanno partecipato perché il cinema rappresenta un metodo coinvolgente e ricco di opportunità per imparare l’italiano. Attraverso immagini, suoni e storie, gli studenti possono non solo migliorare le competenze linguistiche, ma anche scoprire la cultura italiana, rendendo l’apprendimento un’esperienza piacevole e memorabile. Adesso dobbiamo solo aspettare e vedere quale dei film sarà il prescelto.
Didascalie foto:
- N. 1 le studentesse dell’associazione Altramente mentre guardano la proiezione del film “Caro Diario” di Nanni Moretti
- N. 2 un frammento del film “I soliti ignoti”, sottotitolato in bengalese
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