Nessuno salverà il Congo al posto nostro

In data 1° agosto si è celebrata a Kinshasa, capitale della RDC, la giornata nazionale del GENOCOST, che sta per Genocidio congolese per profitti economici, per onorare la memoria dei milioni di vittime delle guerre e degli scontri armati che da anni affliggono il paese. L’ultimo rapporto del Gruppo degli Esperti dell’ONU sulla RDC ha infatti evidenziato che il motivo principale sotteso alle atrocità commesse è lo sfruttamento illecito delle risorse naturali del Congo da parte dell’armata rwandese. A rendere speciale la commemorazione di quest’anno è stato l’annuncio della tenuta a Kinshasa di un colloquio internazionale con i rappresentanti delle Istituzioni nazionali e internazionali, giuristi ed esperti di vari settori con l’obiettivo di riconoscere e formalizzare il genocidio commesso nella RDC.

Di grande spicco è stato l’intervento del dott. Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace del 2018, che ha reso omaggio agli ultimi 3 decenni di asservimento come “il conflitto armato più micidiale dopo la seconda guerra mondiale”, che non sembra, inoltre, apprestarsi al termine. In maniera per nulla velata, accusa le autorità congolesi di perpetrare la svendita delle risorse del Paese “tramite accordi di pace precipitati, opachi e poco inclusivi”. Il dott. Mukwege, come gran parte dell’opinione pubblica, ritiene infatti che gli Accordi di Washington prima e di Doha dopo hanno contribuito a legalizzare il saccheggio di risorse e l’occupazione da parte degli aggressori. Aggiunge, infine, che risulta quanto mai necessario l’istituzione di un Tribunale Penale Internazionale per la RDC, in quanto “Nessuno verrà a salvare il Congo al nostro posto!”.

L’articolo Nessuno salverà il Congo al posto nostro sembra essere il primo su Solidarietà e Cooperazione CIPSI.

Leave a comment

Add your comment below, or trackback from your own site. You can also subscribe to these comments via RSS.

Your email is never shared. Required fields are marked *