10 Progetti per la realizzazione della fabbrica Amaranto

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2.800  –  Batteria di stampi per barrette di amaranto soffiato

Gli stampi, in acciaio, servono a dare la forma di barretta alla mescola cotta di amaranto soffiato, miele e zucchero di canna. Ricette alternative prevedono di arricchire l’impasto di base con altri tipi di grani soffiati e con frutta secca.

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2.900 –   1.850   Aspiratore per polveri (in associazione al mulino),  1.050    Bilancia elettronica a pavimento

 Il mulino che riduce i semi di amaranto in farina produce molta polvere. La maggior parte si può recuperare associandone l’uso ad un aspiratore ciclonico che la trattiene e la concentra, migliorando così la qualità dell’aria anche per il personale addetto. La bilancia elettronica a pavimento serve a pesare con precisione i semi di amaranto e altri grani afferiti dai produttori e a misurare le dosi esatte di farine, grani semilavorati (soffiati, tostati, estrusi) e degli altri ingredienti richieste dalle varie lavorazioni dell’impianto.

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5.600 – Macchina per la soffiatura dei semi

Questa macchina produce semi soffiati di amaranto (e altri grani). Il calore sviluppato da una fiamma alimentata a gas produce l’espansione repentina della componente amidacea del seme, facendolo scoppiare. Il principio è identico a quello per la produzione del pop corn, solo che non impiega olio. Il prodotto finito è idoneo per l’alimentazione umana diretta anche senza ulteriori lavorazioni (p.es. nel latte della prima colazione, in zuppe e minestre o sui dolci).

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9.750   –   7.450    Minuteria (contenitori vari, attrezzi da cucina, ecc.), 2.300    Impastatrice

 L’impastatrice ha la funzione di produrre le varie mescole per le barrette e soprattutto per i vari prodotti da forno ottenibili con la farina di amaranto.

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10.250  –   Mulino a martelli

Questa macchina trasforma i semi di amaranto, come pure di altri grani, in farina. La meccanica molitoria scelta riduce la necessità di manutenzione dovuta alle caratteristiche dell’amaranto. I grani di amido sono tra i più piccoli conosciuti e producono una farina che “sporca” i macchinari più di una normale farina di grano o di mais.

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11.900  –  5.150 Forno elettrico a 10 ripiani, 2.900 Misuratore automatico umidità, 950 Transpallet idraulico, 1.700 Frigorifero, 1.200 Lavastoviglie

 Questi sono macchinari di impiego continuo per la produzione di prodotti da forno e per le operazioni ordinarie di gestione e manutenzione dell’impianto.

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16.050 Attrezzatura di laboratorio (apparecchiature e vetreria)

 Il laboratorio ha il compito di assicurare il controllo qualità dei prodotti grezzi in entrata e di quelli in uscita. Deve inoltre verificare la correttezza operativa dei vari processi lavorativi e il mantenimento delle condizioni igienico-sanitarie richieste per legge.

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16.500  Macchina per la pulizia dei semi (serie di crivelli in controcorrente d’aria con trappola magnetica)

Questa macchina effettua la pulizia finale dei semi grezzi afferiti dai produttori, rimuovendo tutte le impurità residue attraverso una serie di setacci a cascata di maglia decrescente. Le impurità più fini vengono rimosse grazie a una corrente d’aria. In uscita una trappola magnetica assicura l’assenza di detriti metallici.

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 19.750 – Confezionatrice

La confezionatrice pesa e insacchetta automaticamente grani, farine e prodotti da forno.

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21.500  Arredo (tavoli lavoro, armadi, ripiani, scrivanie, sedie, classificatori, ecc.)

PROGETTO AMARANTO

 A.    NOME

COMPLETAMENTO DI UN IMPIANTO PILOTA PER LA LAVORAZIONE DELL’AMARANTO E ALTRI GRANI

 B.     LOCALITÀ

Parco Industriale di Gral Güemes, Provincia di Salta (Argentina)

 C.    DESCRIZIONE

Nel 2009 l’ong CIPSI ha avviato un progetto agricolo nel Nord Est dell’Argentina finalizzato a reintrodurre la coltivazione dell’amaranto e a riprenderne l’uso in cucina per le sue eccellenti proprietà nutrizionali. Il progetto, indirizzato alle famiglie vulnerabili del Dipartimento di Gral Güemes (Provincia di Salta), agli alunni delle scuole rurali e agrotecniche e ai piccoli produttori agricoli locali, si avvale di finanziamenti propri e di contributi del Ministero Affari Esteri italiano e della Fondazione CARIPLO (Progetto AID n° 8961/CIPSI/ARG).

L’intervento prevede di reintrodurre e valorizzare la coltivazione di questa pianta, uno pseudo-cereale autoctono dell’America centro-meridionale dove è stato coltivato tradizionalmente da tempi antichissimi (è accertato il suo uso presso Inca e Aztechi). Il seme è considerato quello con il più alto valore nutritivo tra tutti i grani coltivati. Si consuma anche la foglia fresca o cotta in varie ricette al pari dello spinacio, rispetto al quale presenta tuttavia caratteristiche nutrizionali molto più elevate. E’ inoltre una eccellente foraggiera. Al momento il progetto ha introdotto la produzione e il consumo di questo pseudo-cereale negli orti urbani di oltre 800 famiglie vulnerabili, in 9 scuole per un totale di 2.000 alunni e presso una dozzina di piccoli produttori agricoli.

Oltre a migliorarne la dieta tramite l’autoconsumo, questo grano può rappresentare una fonte di reddito familiare, se trasformato in prodotti casalinghi a valore aggiunto da vendere sul mercato locale quali prodotti da forno in generale, barrette di cereali, pasta, ecc.

In sintonia con le politiche di sviluppo locale, il progetto vuole valorizzare le risorse agricole locali, integrando i piccoli agricoltori in una struttura cooperativa dotata di un impianto di trasformazione in un’ottica di filiera produttiva che contempli la produzione, l’ammasso, la trasformazione e la commercializzazione coordinata del prodotto.

La realizzazione dell’impianto è visto come una componente chiave del successo dell’iniziativa. La sua capacità di aggregare valore all’amaranto permette di “chiudere il cerchio” dei piccoli produttori, svincolandoli dalle logiche di mercato dei grossisti, raramente a loro favore, e garantendo un reddito certo.

 D.    OBIETTIVI

  • Completamento della costruzione, fornitura dell’equipaggiamento, collaudo e messa in funzione.
  • Istituzione di una realtà imprenditoriale sostenibile in grado di creare occupazione stabile.
  • Costituzione di un centro di trasformazione in grado di acquistare amaranto direttamente dai piccoli produttori della provincia, garantendo loro prezzi e volumi.
  • Diffondere una cultura alimentare corretta basata anche sull’impiego di prodotti a base di amaranto.

 E.     STATO DI AVANZAMENTO

Il progetto ha sinora compiuto i seguenti passi della realizzazione dell’impianto:

  • Acquisto del terreno nel Parco Industriale di Gral Güemes
  • Progetto esecutivo dell’opera approvato dalla competente municipalità
  • Autorizzazione edile
  • Studio d’impatto ambientale
  • Allacciamento alle reti idrica ed elettrica.
  • Recinzione perimetrale
  • Fondazioni
  • Elevato al grezzo fino alla prima catena (1° stralcio lavori di costruzione)

 

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