Silvestro Montanaro: l’ultimo saluto al giornalista di strada

Il CIPSI si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa dell’amico e compagno di strada Silvestro Montanaro, avvenuta all’improvviso lo scorso 10 luglio, all’età di 66 anni. Segnaliamo il silenzio dell’informazione RAI sulla notizia.

Giornalista impegnato socialmente, prima nella lotta alla camorra e ai suoi intrecci con i poteri economici e politici, poi nel raccontare il mondo impoverito di Africa e America Latina, Montanaro si è distinto per la lotta al razzismo e per aver colpito con intelligenza e instancabile determinazione gli interessi delle multinazionali e dei poteri costituiti.

Di lui ricordiamo le prime inchieste contro la camorra, lo sbarco sulla Rai come cofondatore, insieme a Michele Santoro, del programma “Samarcanda” e la conduzione di “C’era una volta”, programma andato in onda su Rai tre per dodici anni in cui Montanaro ha cercato di mostrare al grande pubblico, con sguardo tagliente e profondo, non solo le grandi ingiustizie del mondo, ma anche le loro cause.

Di seguito riportiamo un’intervista che rilasciò qualche anno fa alla nostra rivista Solidarietà Internazionale, in cui emerge con forza la sua posizione di personaggio scomodo per i grandi interessi multinazionali. La posizione di chi si è trovato in prima persona a vivere quel distorto processo di globalizzazione e lo ha denunciato.

Parlando della chiusura del suo programma, alla domanda A chi hai dato più fastidio?” Montanaro rispose: “Abbiamo toccato molte questioni scottanti, molti sono stati gli ambienti di potere infastiditi e preoccupati. E preoccupavano i nostri programmi futuri. Avrei voluto raccontare perché il Mediterraneo è divenuto un mare di morte e si stia mettendo in sicurezza tutta l’area sahariana, generando guerre e conflitti, pur di assicurare solo ad alcuni gas, petrolio, uranio e materie prime strategiche. Avrei voluto approfondire il discorso paradisi fiscali… So che un certo mondo era allarmato da questi miei propositi”.

A seguire l’archivio dei suoi documentari “C’era una volta”, in particolare il documentario “SANKARA …e quel giorno uccisero la felicità” e “La Francia in nero“.

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Source: Cipsi

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