“Giustizia e pace si baceranno”: un evento per ricordare p. Eugenio Melandri e Suor Stefania Monti, 11 settembre Faenza

La parrocchia Sant’ Antonio di Faenza , insieme al Cenacolo delle Arti , ha organizzato per la giornata dell’11 settembre 2023 a partire dalle ore 20:30 un evento dal nome “GIUSTIZIA E PACE SI BACERANNO“. L’evento è volto al ricordo di due testimoni importanti: Padre Eugenio Melandri e Suor Stefania Monti, i quali si sono distinti per la loro passione per la ricerca e per il loro impegno politico nelle loro comunità.

All’evento prenderanno parte il Cardinal Zuppi, il Monsignor Giorgio Biguzzi, il Prof. Guido Barbera, Padre Alex Zanottelli, Laura Caffagnini, Padre Dino Dozzi, Francesca Lacchini e Ugo Facchini.

Di seguito il testo integrale del comunicato stampa:

La Parrocchia di Sant’Antonino di Faenza e Il Cenacolo delle Arti

Presentano

GIUSTIZIA E PACE SI BACERANNO – un evento per ricordare due testimoni del Vangelo figli della città

L’11 settembre 2023, alle ore 20:30, nella splendida cornice della Parrocchia di Sant’Antonino di Faenza, si terrà un incontro per ricordare con eterna gratitudine due “testimoni del Vangelo figli della città”: Padre Eugenio Melandri e Suor Stefania Monti.

Alla manifestazione prenderanno parte i prestigiosi nomi di: S. E. Card. Zuppi, S. E. Mons Giorgio Biguzzi, P. Alex Zanotelli, Prof Guido Barbera, Laura Caffagnini, P. Dino Dozzi, M. Francesca Lacchini, D. Ugo Facchini.

Suor Stefania Monti nasce il 5 ottobre del 1948 a Faenza. Entra nel monastero di Lagrimone (PR) nell’agosto del 1975, ed emette la professione monastica nel marzo del 1977.

Per lunghi anni in vario modo collabora al cammino di rinnovamento formativo delle Monache Clarisse Cappuccine: entra, per la prima volta, nel consiglio della Federazione italiana nel 1985 e fino al 1991; successivamente, dal 2003 al 2009, fino a svolgere il servizio di Presidente della Federazione italiana nel sessennio 2009-2015.

Dal 2018 fino alla morte – arrivata improvvisa il 6 febbraio 2022 –  ha vissuto nel monastero di Primiero, provincia e diocesi di Trento.

Molti i servizi offerti sia nelle comunità che nella Federazione italiana delle Clarisse Cappuccine, anche al di là degli incarichi ufficiali. La passione per la ricerca e una grande curiosità intellettuale hanno caratterizzato la sua vita e la sua ricerca, sempre attraverso la lente delle Scritture, assunte come codice fondamentale per una lettura intelligente degli eventi. Le domande erano la cifra della sua ricerca intellettuale e di fede.

L’orizzonte sapienziale è quello che sr Stefania ha cercato sempre di trasmettere nei tantissimi corsi tenuti nell’Ordine e anche fuori, quando era richiesta la sua presenza e la sua parola per approfondimenti formativi a preti, religiosi, laici, che in molti la ricordano con riconoscenza e affetto. L’ultimo intervento formativo era previsto proprio nei giorni 10-12 febbraio 2022, per i preti della diocesi di Ferrara, ma sorella morte l’ha raggiunta prima.

Padre Eugenio Melandri nasce il 21 settembre 1948 alla Salvigna Nuova. All’età di quattro anni, la famiglia si trasferisce a Faenza e si stabilisce accanto alla parrocchia dei Cappuccini. A causa di difficoltà economiche seguite a un incidente del padre, il piccolo Eugenio trascorre l’anno della seconda elementare a Villanova di Bagnacavallo presso il prozio don Giovanni Melandri, una figura che lo ispirerà nelle scelte successive. Alla fine delle elementari Eugenio entra nel Seminario diocesano Pio XII di Faenza che poi lascia per entrare nella congregazione dei Missionari Saveriani. Trascorre un primo periodo di noviziato a San Pietro in Vincoli (RA) e, successivamente, uno a Nizza Monferrato (AT). Compie gli studi allo Studentato teologico saveriano di Parma dove viene ordinato presbitero il 29 settembre 1974.

Il suo primo impegno pastorale è a Vicenza nell’animazione missionaria giovanile; nel frattempo studia Sociologia all’Università di Trento in vista di un incarico nelle comunicazioni. Ritornato a Parma, fonda con padre Enzo Gatti Missione Oggi della quale sarà direttore fino al 1989. La rivista spazia in un vasto ambito di temi religiosi, sociali e politici, anima una campagna contro l’installazione dei missili a Comiso e una contro il traffico delle armi. Quest’ultima contribuirà al varo della legge 185/90.

Nel 1989 Melandri accetta la proposta di Democrazia Proletaria di presentarsi come candidato al Parlamento europeo, viene eletto e diventa membro del gruppo dei Verdi. Diventa membro della Commissione Sviluppo e della Commissione per le Relazioni economiche esterne e viene nominato vicepresidente dell’Assemblea paritaria CEE-ACP che riunisce i rappresentanti del Parlamento europeo e quelli dei paesi di Africa, Caraibi e Pacifico.

Nel 1989, impegnando parte del suo stipendio di eurodeputato, fonda a Roma con amici attivisti l’associazione SenzaConfine, per tutelare i diritti dei migranti.

Nel 1992 si candida nelle liste di Rifondazione comunista per le elezioni al Parlamento italiano del 5-6 aprile. Eletto, si dimette pochi mesi dopo per non ricoprire il doppio mandato. A dicembre partecipa al Viaggio dei Cinquecento nella Sarajevo assediata per portare un messaggio di pace.

Nel 1994, conclusa l’esperienza a Bruxelles, ricopre l’incarico di Assessore alla cultura e alle politiche giovanili e di presidente dell’Infiorata nel Comune di Genzano.

Il presidente del Cipsi, Rosario Lembo, gli propone di diventare direttore della rivista Solidarietà internazionale, ruolo che manterrà fino alla morte, così come manterrà la presidenza dell’associazione Obiettori nonviolenti. Nel 1997 dall’intuizione di Eugenio Melandri, Silvio Turazzi e altri amici nasce Chiama l’Africa, campagna di sensibilizzazione e strumento di collegamento tra gruppi per favorire un nuovo approccio con l’Africa, poi sfociata in una onlus. L’associazione promuove convegni internazionali, mostre, viaggi di testimonianza e campagne tra le quali quella per l’assegnazione del Premio Nobel alle donne africane.

Il 21 settembre 2018 Eugenio Melandri festeggia il suo settantesimo compleanno a Collevecchio presso Progetto Continenti. Poche settimane dopo si trasferisce in Romagna per curarsi all’Istituto tumori di Meldola e viene accolto nella Casa di spiritualità dei Saveriani a San Pietro in Vincoli. Molti lo invitano a ritornare alla vita religiosa. Nel settembre 2019 il cardinale Matteo Zuppi lo incardina nella diocesi di Bologna. Padre Melandri presiede di nuovo l’Eucaristia tra i suoi confratelli domenica 20 ottobre, Giornata missionaria mondiale. Tre giorni dopo viene ricoverato all’ospedale di Ravenna dove muore domenica 27 ottobre. Le esequie vengono celebrate il 29 nella Casa saveriana dove padre Melandri ha vissuto il suo ultimo anno. Come desiderava, viene sepolto nel cimitero di San Ruffillo, vicino al luogo dove era nato.

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